lunedì 10 marzo 2008

Storm in Dublin


Ieri sera e' cominciata la tempesta dublinese, un vento a trenta gradi sotto zerooooo...contrastato solo dal nostro palazzone di 7 piani...inanzitutto non trovo per niente giusto che mi abbia completamente sporcato i vetri che mi sono peritata a lavare perfettamente la settimana scorsa, non lavero' piu' i vetri in questa citta' di merda.

Stamattina le cose non sono migliorate di molto, pioggia a secchiate e vento in faccia...ma io non mi abbatto, ormai sono rasoterra. Questo fine settimana e' stato abbastanza alienante, vuoi per il tempo poco indulgente, e vuoi per la presenza di un passato dimenticato e riaffiorato tale e quale. Le cose non cambiano mai, proprio mai. Sempre le stesse strane meccaniche con la medesima finalita', con alla base una sorta di presa per il culo sottile e silenziosa. Ma noi lo sappiamo, anzi Giammy lo sa e lo fa sapere anche a me, visto che io non sono cosi' pronta a vedere queste cose.

Sono rimasta a casa, ho fatto la torta alle ciliegie e mi sono nell'ordine: tagliata un dito con il coltello del pane (ho visto la lama che mi segava la carne, stavo per piangere ma non l'ho fatto) e bruciata una mano con il forno, adesso ho una specie di sorriso fra il pollice e l'indice...preferivo la tristezza.

E io lo so, quando non e' giornata...lo so sempre. Per fortuna il momento bello della giornata e' arrivato anche ieri.

Ho chiuso gli occhi e buonanotte a tutti, soprattutto a chi merita di non dormire affatto.

2 commenti:

ghostdog ha detto...

ma ti ddu bùffasa u'zziccheddu primm'e ti croccài?

acinorev ha detto...

Abottasa...Tenia uha bella bottiglia de "sinzu" ma dd'appu spacciada, candu ehisi dda torru a comprai e ti fatzu abiri itta ti faidi, ti spassiasa meda... ti podisi puru cagai appitzusu! ti faidi drommiri behi.
Tocca coddadi' uh pei.