giovedì 7 febbraio 2008

Dreamz..zzzzzzz.....

Anche oggi scatta la rubrica "i sogni strani di Veronica: come tormentarsi anche nella vita onirica".
Tutto comincia sempre nello stesso modo; io vado a letto stanca, mi rigiro nel piumone, mi si secca la gola e non dormo. Mi incazzo e penso "domi, devi dormire adesso" ma non funziona...
Poi, dopo tanto penare (niente a che vedere con l'organo genitale maschile), mi addormento ad un'ora indefinita e scatta il sogno tormentato.
Sto andando a lavoro ma per poter entrare in ufficio devo guadare un fiume. Ci sono tanti sassi che spuntano qua e la per facilitare il compito, ma io, chiaramente, saltello sull'acqua ridendo fregandomene dei sassi-guida.
Dall'altra parte del fiumiciattolo c'e' Nicola, il mio collega, che mi da' indicazioni su come attraversare, ma io niente. Chiaramente, accade esattamente cio' che e' prevedibile; cado, e mi inzuppo completamente d'acqua. Guardo Nicola che mi dice "cazzo ti devi andare a cambiare, non puoi stare cosi' tutto il giorno, vai a casa". Subito penso " a casa?? e come faccio! e' lontanissimo"! Infatti io penso subito alla mia casa di SNG non a quella dublinese.
Comunque dopo un lasso di tempo indefinito mi ritrovo ancora inzuppata ma alle scuole medie di SNG. Li' c'e' zio Bruno, lo storico bidello degli anni delle medie, che si offre di accompagnarmi a casa per cambiarmi. Io accetto. Salgo sulla sua 126 rossa e partiamo. Zio Bruno non mi lascia pero' a casa, mi fa scendere al cimitero del paese, vicinissimo a casa mia.
Entro dentro e subito cerco la via di uscita (che e' la stessa dell'entrata, normalmente, ma questo e' un sogno quindi la regola non vale).
Cerco l'uscita per un po' e alla fine arrivo ad una zona semicoperta, con un bel davanzale in legno lucido, sento anche il profumo del prodotto usato per lucidare i mobili.
Mi giro, vedo una porta e penso "da qui sicuramente arrivo dritta al deposito dell'acqua, proprio nel muretto a secco". Intanto si fa buio e apro la porta. La porta non si affaccia sulla strada come credevo ma su un'altra porta piu' piccola, apro anche quella e stessa immagine, un'altra porta ancora piu' piccola, e questo va avanti fino all'ultima porta che da all'esterno. E' piccolissima e io sono terrorizzata anche solo all'idea di provare ad uscire da li. Trovo un'altra porta e provo di nuovo ma sempre con lo stesso risultato, porticine sempre piu' piccole in stile matrioska. Disperata mi ritrovo , non so come, fuori. Esattamente dove pensavo sarei uscita passando dalla prima porta. Fuori non e' piu' buio, e' la fine di una sera d'estate, quando il sole sta per tramontare e non fa piu' caldo come durante il giorno. Mi sento benissimo, il prufumo del fieno e della terra calda mi da una sensazione di pace incredibile. Non penso piu' al fatto che devo cambiarmi e tornare a lavoro. C'e' mia nonna fuori che parla con zio mario. Finalmente sono a casa.
Chissa cosa vorra' mai dire questo sogno...???????

1 commento:

us ha detto...

Love! non so che vuol dire il tuo sogno!oggi mentre girero' per la citta' ci pensero'!
(God please I don't want to meet also today the two adolenscenti!)
pero' sono bellissimi da leggere!
continua a postare ogni giorno! please! fallo per me!
E' certo che zio Bruno e' una figura importante nella tua vita!
A big kiss
elv